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LAVORO AGILE detto anche SMART WORKING: FATE ATTENZIONE E NON CONFONDETELO CON IL LAVORO DA CASA / HOME WORKING / TELELAVORO

 

In questi giorni molti Datori di Lavoro mi stanno chiedendo come attivare lo smart working perché, per affrontare l’emergenza sanitaria, stanno condividendo con qualcuno dei propri Lavoratori, che le prestazioni lavorative vengano rese presso la residenza del Lavoratore, negli stessi identici orari di lavoro e pause sinora praticati e con il medesimo trattamento economico.

E’ necessario chiarire che lo smart working, come definito dalla Legge81/2017, è una “modalità' di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell'attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all'interno di locali aziendali e in parte all'esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva”.

Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie.

Si rientra quindi in questa fattispecie solo quando si concorda che il Lavoratore possa svolgere il suo orario contrattuale (ad esempio 8 ore al giorno o 40 settimanali), collocando la prestazione lavorativa quando meglio crede e dove meglio crede.

Se invece, come accade in questi ultimi giorni, la necessità è solo di far lavorare qualche Lavoratore in casa propria (e quindi non in qualsiasi altro luogo) e nello stesso orario di lavoro già in uso, ad esempio dalle 08 alle 12 e dalle 14 alle 18 (e quindi non quando preferisce lui, purchè lavori 8 ore al giorno), questo NON è lavoro agile / smart working, ma solo Telelavoro detto anche home working.

Tale scelta è legittima e, a differenza dello smart working, non è nemmeno necessario trasmettere alcuna comunicazione obbligatoria preventiva alla Pubblica Amministrazione.

In ogni caso, sia che attiviate lo smart working, sia che attiviate il home working, concordate col Vs. Consulente in materia di sicurezza e salute, l’eventuale predisposizione di documenti e procedure, perché nessuna delle due fattispecie è esente da un minimo di adempimenti in merito.

Resto a disposizione per valutare con Voi ogni singola fattispecie al fine di prendere la decisione migliore sulla tipologia da adottare e anche effettuare eventuali adempimenti conseguenti.

 

Dr. Nico Gilardi.

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